5 indicazioni di marketing politico direttamente da House of Cards
Per chi è appassionato di serie televisive e di politica, House of Cards è un appuntamento da non perdere. Questa settimana in Italia verrà trasmessa la prima puntata della quarta stagione. Ecco il trailer (in inglese)
Frank Underwood, il protagonista della serie, è un navigato politico senza scrupoli, molto abile a manovrare dietro le quinte. Accantonando i suoi raggiri e le tante azioni poco ortodosse, ci sono però degli aspetti del suo personaggio dai quali i politici potrebbero prendere esempio.
Ecco i primi 5 che ci sono venuti in mente:
- Parlare alle persone: spesso i politici sono così intenti a polemizzare con il rivale di turno che si dimenticano di parlare delle cose che interessano ai cittadini. E quando lo fanno in molte occasioni sono superficiali e poco convinti. Devono invece abituarsi a rivolgersi a loro in maniera diretta, guardandoli dritti negli occhi (fissando la telecamera) interessandoli, coinvolgendoli cercando di mirare direttamente al loro cuore.
- Definire una personale battaglia: quella di Underwood è “America works”. Ma ogni politico deve avere la sua. Per il consigliere comunale può essere il pulmino della scuola o la realizzazione di un parco pubblico. Per un politico nazionale può essere il ringiovanimento della classe politica (avete presente la “rottamazione?) o l’abolizione della tassa sulla prima casa (argomento scelto da politici di ogni schieramento negli ultimi 10 anni). L’importante è che sia qualcosa di chiaro e definito (non generico) e che sia qualcosa che faccia parte della vita e della quotidianità di molte persone.
- Usare lo storytelling: il politico deve essere capace di raccontare. Quello che vede nel paese, quello che ha fatto, quello che vuole fare. La narrazione deve essere semplice, comprensibile a tutti e allo stesso tempo in grado di appassionare chi lo ascolta. È per questo che sia Obama che Renzi, spesso citano esempi concreti. Successi di singole persone o di grandi gruppi industriali, ma anche problemi di tutti i giorni e grandi tragedie. Le storie devono avere protagonisti reali (o realistici), avere buoni e cattivi, vincitori e sconfitti e soprattuto eroi nei quali identificarsi. Ed è ancora più efficace se a raccontarla non è il politico ma la persona che l’ha vissuta. (qui la lettera in inglese di un attivista repubblicano che ringrazia Obama per avergli salvato la vita; Obama l’ha invitato ad aprire uno dei suoi comizi in Wisconsin)
- Essere ambiziosi: un politico senza ambizione è destinato a non lasciare alcuna traccia. L’ambizione a cui ci riferiamo però non è quella di fare carriera, ma di portare avanti il proprio progetto politico, la propria battaglia, le proprie idee. Anche quelle apparentemente utopistiche. Solo se crederà in maniera smisurata in se stesso e nel suo credo, riuscirà a trascinare le persone non solo a sostenerlo ma a lavorare al suo fianco
- Essere preparati e avere una solida strategia: dietro all’impegno politico non ci può essere solo passione e voglia di aiutare la propria comunità. C’è bisogno di preparazione, formazione, conoscenza. Conoscere in maniera approfondita il paese, la città, la nazione dove si fa politica ma soprattutto conoscere i propri elettori. Niente può essere improvvisato ma tutto deve essere preparato con estrema meticolosità e consapevolezza. La propria comunicazione, la propria immagine e naturalmente le campagne elettorali. Solo in questo modo il politico potrà esprimere al meglio la sue idee e mettere in risalto le sue capacità. Citando Frank Underwood “You build your future. It isn’t handed to you.” (Il tuo futuro non ti viene consegnato da qualcuno, te lo devi costruire da te)
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