5 indicazioni su come usare i social media per enti e no profit
Se l’utilizzo dei social media si sta diffondendo sempre più anche nelle piccole e medie imprese, è nel settore del no profit, soprattutto a livello locale, che ancora invece non se ne sfruttano al meglio le potenzialità. Enti e organizzazioni di questo tipo basano il proprio lavoro prevalentemente sul volontariato e per motivi organizzativi e di competenze, spesso il sito internet i social media sono seguiti in maniera discontinua.
In realtà possono rappresentare il canale più importante per raggiungere donatori, volontari, associati attuali e nuovi. Ed è per questo che gestire la presenza sui social in modo più consapevole e organizzato (magari anche con piccoli corsi di formazione) sarebbe molto importante.
Ecco alcuni indicazioni su come su usare i canali social:
- Raccontate la vostra attività: Spesso lo si dà per scontato. Ma in realtà la maggior parte delle persone non ha idea di cosa facciate in concreto. E questo vale per tutti, dai gruppi politici, ai sindacati, alla protezione civile fino ai gruppi benefici. Siete voi che dovete raccontarlo. In modo chiaro, interessante, coinvolgente e a volte anche leggero. Di solito il modo più facile è attraverso foto (belle, di discreta qualità, curate) e se avete le competenze giuste anche attraverso dei video (brevi, max 3 minuiti). Raccontate i dietro le quinte, i momenti belli e quelli di difficoltà. Fate qualcosa di speciale per le festività natalizie? Pianificate con anticipo come lo racconterete su Facebook. Dai post deve emergere soprattutto la grande passione che vi anima dentro. Ricordatevi: puntate sempre sulla qualità di quello che scrivete e pubblicate. Mai sulla quantità
- Condividete le storie: Le associazioni sono continuamente in contatto con le persone. Con le loro storie e i loro problemi. Raccontateli. Spesso le persone vogliono raccontare a tutti la loro storia per condividere quello che hanno passato e per esternare le speranze per il futuro. Potete farlo in molti modi diversi. Con un’intervista, con un ritratto, con un cartello, una frase, un pensiero. Sono le storie vere che ci emozionano e coinvolgono più di tutto.
- Educare il proprio pubblico: I social media danno la possibilità di raggiungere migliaia di persone. Non importa se avete pochi “Mi piace” o “follower”. Grazie alle condivisioni, se i vostri contenuti sono interessanti, ne raggiungerete molti di più. Potete quindi sfruttare i diversi canali per educare il vostro pubblico a dei comportamenti corretti (organizzazione ambientali e protezione civile) o informarli sui loro diritti (partiti e sindacati). La vostra attività di volontari può veramente avere un impatto sulle attitudini della vostra comunità.
- Celebrate i risultati e i successi (e gli obiettivi raggiunti): ogni vittoria deve essere festeggiata e condivisa con il proprio pubblico, non per autocelebrazione ma per condividere con orgoglio la vostra gioia e il premio del vostro impegno e quello di tutti i volontari. Menzionate però gli obiettivi futuri e soprattutto aggiornate in maniera costante sullo stato di avanzamento dei progetti e delle iniziative per cui avete chiesto un contributo. Siate sempre trasparenti su tutto. Metteteci sempre la faccia.
- Non parlate sempre (e solo) di voi: i social sono diversi dal proprio sito internet. Non potete raccontare sempre e solo di voi (e chiedere dei soldi). Sui social è necessaria reciprocità. Confrontatevi con le persone, rispondete alle domande e ai commenti, ma soprattutto partecipate alla vita della vostra comunità. Segnalate le belle iniziative e i bei gesti anche se non coinvolgono direttamente la vostra associazione. Dovete essere riconosciuti come un ente positivo sul territorio
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